


Oggi non è cosi. La questione vera è riuscire a capire il tempo presente. La storia della nostra provincia è quella di una comunità sostanzialmente agricola che ha avuto un periodo di trasformazione e di miglioramento, poi questo percorso si è interrotto, un po’ perché sono cambiate le condizioni generali e un po’ perché è emersa una circostanza: avevamo pensato che la persona si realizzasse da sola indipendentemente dagli altri. La stortura attuale è la conseguenza di un accrescimento ipertrofico dei diritti. Fino ad arrivare all’insostenibilità che registriamo ai giorni nostri. E’ una stortura che dobbiamo correggere e non la si corregge alimentando la protesta e rincorrendo l’incompetenza. La correggiamo se affermiamo una regola, quella di riportare il comportamento generale al comportamento del buon padre di famiglia. Per fare questo serve prima la famiglia perché nessuno è buon padre senza famiglia ed allora la priorità è ricostruire la comunità.
Rifare la comunità significa comprendere che la nostra convenienza è la solidarietà verso l’altro. Il vento di protesta nasce perché negli ultimi anni le distanze sociali tra le persone sono aumentate. E la gente urla perché ritiene intollerabile che un sistema democratico sia indifferente alle disuguaglianze. Prima di un programma occorre un’idea di persona, un’idea di comunità, un pensiero che restituisca centralità alla persona e alla comunità.
Facciamo la campagna elettorale contro la destra e contro i grillini ma senza denigrarli. L’errore che fanno è quello di esasperare lo stato di difficoltà della persone. Al contrario, l’unica via di uscita è la riconciliazione che passa necessariamente attraverso la ricomposizione della rappresentanza. Aver reintrodotto il collegio uninominale consente di ricostruire un rapporto di rappresentanza. Siamo in un passaggio in cui la scelta è tra l’improvvisazione ed il tentativo di ricostruzione della comunità. Dobbiamo chiedere alle persone di essere esigenti quando esprimono danno il voto per fare in modo che i rappresentanti lo siano davvero e fino in fondo.
(Giuseppe De Mita, Torella dei Lombardi, Gesualdo, Sturno, 17 febbraio ’18)
#giuseppedemita #ilmiocollegio #ildoveredicesperanza #politiche #cameradeideputati #civicapopolare