Un movimento che vuole recuperare le ragioni del cattolicesimo democratico

Questa campagna elettorale ha una linea di confine segnata dal malessere della gente e rispetto a questo malessere c’è chi eccita le difficoltà delle persone con proposte qualunquiste che arrivano dalle destre, la destra berlusconiana e quella grillina.

La nostra presenza si spiega così: siamo un movimento che vuole recuperare le ragioni del cattolicesimo democratico, intendendo con questo non una lettura clericale, ma affermando quella posizione che storicamente ha sempre cercato di conciliare libertà e giustizia sociale. La nostra è una posizione politica embrionale, anche rischiosa. Abbiamo scelto l’interlocuzione con il Pd con l’idea che il dialogo possa aiutare entrambi ad affermare questa chiave di lettura della realtà.

L’obiettivo a cui lavorare è quello di ridurre le disuguaglianze piuttosto che avere a rifermento solo la crescita delle condizioni di ricchezza del Paese perché se la ricchezza non è ugualmente ridistribuita, allora un Paese si sgretola. Se, al contrario, si mette in sicurezza la società, allora avremo di fronte un Paese che riesce a stare insieme.

La nostra posizione è questa e noi ci stiamo muovendo fuori dalla propaganda, provando a recuperare il rapporto di fiducia con le persone. Facciamo la campagna elettorale contro i Cinque Stelle e contro il centrodestra, non per fare il braccio di ferro, ma provando a spiegare che i problemi hanno una soluzione se si ricompone il rapporto tra rappresentanti e rappresentati come rapporto intimo tra le persone all’interno della propria comunità. Questo offriamo agli elettori, con umiltà, ma con molta determinazione.

(Conferenza stampa Benevento, 8 febbraio ’18)

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